Dopo aver visionato
un annuncio on-line, completo di fotografie dei beni e varie
indicazioni sugli stessi, ho contattato il venditore e ho poi
acquistato le monete da collezionismo oggetto dell'annuncio.
Tuttavia, dopo aver fatto il bonifico sull'Iban fornitomi dal
venditore, risultato essere di una Postepay anziché di un conto
corrente come assicuratomi dal venditore, questo si è
eclissato e non mi ha mai spedito le monete. Posso denunciarlo per
truffa?
Risposta:
Negli ultimi anni
si è formata una specifica giurisprudenza in materia di truffe
commesse on-line. Le truffe on-line sono quelle in cui un sedicente venditore
pubblica su internet annunci di vendita di beni
altamente appetibili (cellulari, tablet, oggetti da collezione)
e,
attraverso artifizi e raggiri, capta il consenso dell'ignaro
acquirente, ottenendo che
gli vengano effettuati bonifici o altre forme di pagamento
anticipato per la spedizione dei prodotti pubblicizzati. Tali
prodotti però non vengono spediti, a fronte di pagamenti invece
regolarmente pervenuti; dopo il pagamento, il venditore
scompare. Si tratta, appunto, di una truffa on-line.
La
giurisprudenza prevalente si esprime nel senso che commette il reato di
truffa colui che, al fine di conseguire un ingiusto profitto,
attraverso artifizi e raggiri costituiti dalla pubblicazione di
un annuncio di vendita on line di un determinato
bene,
induce in errore il compratore sull'effettiva messa in
vendita di tale bene e poi ne riceve il relativo pagamento
(spesso tramite ricarica postepay a lui
intestata), rendendosi poi irreperibile.
Nel quesito
illustrato risultano dunque sussistere tutti gli elementi ascrivibili al delitto
di truffa, avendo il venditore utilizzato una serie di artifizi
e raggiri
per carpire la fiducia del lettore e indurlo a fare il bonifico:
ha pubblicato sull'annuncio le foto dei beni, lo ha rassicurato
circa il fatto che l'Iban fornito riguardasse un conto corrente
mentre poi è risultato di una Postepay, dopo la ricezione del
bonifico non ha più risposto all'acquirente ed ha incassato la
somma bonificatagli senza mai aver spedito la merce.
L'acquirente può
dunque procedere a presentare denuncia-querela, onde ottenere l'avvio di un procedimento
penale nei confronti dell'autore del reato, il quale, seppur
avesse dato generalità incomplete o false, verrà comunque identificato dalla polizia
nella fase delle indagini preliminari.
Nel corso del
procedimento penale, il soggetto leso potrà costituirsi parte
civile, a mezzo di un legale, per chiedere la condanna
alla restituzione di quanto pagato per il bene inesistente, con gli
eventuali ulteriori danni
e la rifusione delle spese legali affrontate.